In anteprima, un’ altra fiaba del nostro primo e-book … oggi è il turno dei gruppi E-E1-E2-E3
I FOLLETTI IN PERICOLO
C’era una volta, in un bosco, ai piedi di una montagna, un popolo di folletti che viveva dentro enormi funghi. I piccoli folletti erano stati abituati dagli anziani a non allontanarsi mai dal Villaggio perché da quelle parti girava un orco cattivo che voleva catturarli per mangiarli e diventare poi il re di quel bosco.
Un giorno un gruppo di piccoli folletti, affamati e golosi, si allontanò dal villaggio per prendere bacche dolci e lamponi. Ma l’orco, che era sempre in agguato, si travestì da folletto e andò incontro ai piccoli. Disse loro di seguirlo perché li avrebbe portati in un posto dove c’erano tante piante piene di lamponi.
I piccoli folletti creduloni lo seguirono ma dopo un po’ che camminavano si ritrovarono in una grotta buia e profonda. L’orco chiuse la grotta con un enorme masso di pietra e, soddisfatto della cattura, si mise a dormire lì davanti. L’orco, appena si svegliò, andò a tagliare alcuni alberi per accendere il fuoco per cuocere i folletti. Contemporaneamente i folletti gironzolavano disperati nella grotta per trovare una via d’uscita.
Quando l’orco tornò dal bosco aprì la grotta e prese uno dei folletti più grassi per metterlo a cuocere nel fuoco. In tarda sera, l’orco si allontanò di nuovo per prendere altra legna, intanto i folletti prigionieri nella grotta cercarono di spostare il grande masso che chiudeva l’ingresso ma non ci riuscirono.
Ad un tratto, sfiniti per la fatica, si buttarono a terra ad occhi chiusi, quando all’improvviso un bagliore attirò la loro attenzione: immediatamente si avvicinarono a quella luce e videro che era uno specchio luminoso. Lo ammirarono, tanto era bello e si accorsero che c’era scritto “Cavaliere Fortunato”. I folletti capirono subito che quello era il nome del proprietario e pensarono che era rinchiuso nella grotta . Cominciarono a chiamarlo a gran voce: – Cavaliere Fortunato, Cavaliere Fortunatooooo! – Non rispose nessuno, allora lo chiamarono ancora più forte.
Il Cavaliere Fortunato, che vagava per il bosco in sella al suo cavallo, sentendo il suo nome, seguì la voce e si ritrovò nei pressi della grotta. Si nascose e aspettò che l’orco si allontanasse per avvicinarsi alla grotta e capire cosa era successo. Il cavaliere cominciò a parlare con quei poveri folletti rinchiusi per aiutarli ad uscire. Spiegò loro che quello specchio era magico, e che se lo avessero agitato sarebbe stato capace di fare un buco sul grande masso.
Allora i folletti seguirono i consigli del cavaliere: agitarono lo specchio e forarono il masso che bloccava l’uscita. Quando i folletti furono fuori consegnarono lo specchio al cavaliere che sconfisse l’orco. I folletti ringraziarono il cavaliere e si affrettarono a ritornare al loro villaggio per vivere con i loro amici felici e contenti.
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