Il 31 agosto 2009 insieme alla mia famiglia sono andato a Tolentino ed ho visitato il castello della Rancia. In verità prima sono andato a Caldarola per visitare il castello Pallotta, ma a causa di lavori in corso quel giorno il castello era chiuso e non ho potuto fare foto, allora siamo andati al castello della Rancia.
Appena sceso dalla macchina mi sono chiesto molte cose sul castello, intanto attraversavo l’ingresso e, aprendo il portone, ho visto la piazza principale dove un tempo c’erano i mercanti e i soldati.
La prima cosa che abbiamo visto è stato il pozzo, che è molto profondo, poi le basi di un colonnato che sostiene una terrazza e infine la neviera. Poi siamo scesi nel sottosuolo e abbiamo visto le grotte dove venivano conservati carne e vino. Siamo andati nella stalla dove c’e una porta che conduce al museo, nel quale si possono contemplare le riproduzioni di alcune battaglie di Tolentino. Siamo andati al mastio e, per arrivare alla cima, abbiamo fatto dei gradini a chiocciola che ci hanno fatto venire il mal di testa.
Abbiamo visto il locale delle guardie dove ci sono due grandi vasche, che un tempo servivano per spremere l’uva per fare il vino.
Siamo andati al museo archeologico, che è diviso in tre sezioni:
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la sezione romana: ci sono lapidi di ogni tipo e una statua raffigurante una dea;
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la sezione preistorica: ci sono utensili e contenitori di quell’epoca;
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la sezione piceno-etrusca: ci sono vasi e contenitori in bronzo etruschi e piceni, oggetti in ambra e una ricostruzione tombale di un soldato piceno.
Poi ci siamo inoltrati in un camminamento del castello ed abbiamo osservato le fessure che servivano per gettare olio o pece bollente, le feritoie per le frecce, i capitelli dalla forma a coda di rondine.
Da come si può osservare in questa foto, lo scopo di questo castello era puramente difensivo.
Ludovico
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