Alle dieci di mattina del 31 dicembre abbiamo ricevuto l’ inaspettata chiamata dalla famiglia Bitti, che ci ha invitato a casa loro per cena, per poi proseguire insieme la serata a casa Marcotulli. Ci è parsa un’ottima idea e abbiamo accettato volentieri la proposta. Io ero la persona più felice del mondo.
Stavo aspettando mio padre, che si stava infilando il giubbetto e la sciarpa, e intando ripensavo ai momenti frenetici della giornata:la lunga mattinata trascorsa a giocare a carte con lui, il pranzo, il solito sonnellino prima delle feste, un film di Natale, la messa e il viaggio di ritorno più lungo del previsto. Quando sono tornata alla realtà, mi sono resa conto che mio padre mi stava aspettando sull’uscio della porta, quindi mi sono sbrigata a seguirlo. Partimmo.
Appena arrivati, io ero affamata e non vedevo l’ora di addentare qualcosa. Ci ha aperto la porta Leo e subito siamo stati investiti da una raffica di abbracci che si sono attenuati dopo pochi minuti. Abbiamo cominciato a mangiare quasi subito: riso, pesce con patate, cipolle per contorno e per dolce, anch’esso molto buono, un panettone senza uvetta e canditi, con un cuore morbido (addirittura si scioglieva) di gelato alla stracciatella. Appena finito di cenare, abbiamo aperto i regali che ci aveva fatto una nostra amica:un sacchettino di palloncini colorati e una pompetta per gonfiarli. Ci abbiamo giocato un pò, usando la nostra fantasia e divertendoci molto, poi siamo saliti in macchina per trasferirci a casa Marcotulli, dove avremmo aspettato insieme capodanno.
A casa di Alice c’erano gli zii, Alberto e la sua famiglia. Noi bambini abbiamo cominciato subito a giocare, mentre gli adulti si sono intrattenuti in una conversazione. Dopo poco tempo è iniziato il conto alla rovescia:….5…4…3…2…1..buon annoooooooo!!!!!!!!! è stata la frase che abbiamo urlato tutti.
Dopo un lungo mix di urla, baci e abbracci, è tornata la calma. Io ho chieso a mia zia se potevo mandare un messaggio di augurio a mia mamma perchè mi mancava molto; non era con noi poichè lavorava. Poi abbiamo giocato ancora e quando noi bambini cominciavamo ad avere sonno la mamma di Alice ci ha proposto un bellissimi gioco: il mercante in fiera!!!La zia, la mamma di Alice e la mamma di Alberto hanno giocato con noi,spiegandoci prima come si giocava. Abbiamo fatto due partite di seguito perchè era divertentissimo.
Alle cinque i nostri genitori hanno deciso che era ora di andare a dormire, anche se a noi bambini il sonno era passato.
E’ stata una serata bella e stancante! Siamo stati felici, anche se a me è mancata la mamma.
SILVIA 😛
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