In anteprima, un’ altra fiaba del nostro primo e-book … oggi è il turno dei gruppi F-F1-F2-F3
I DUE FRATELLINI
C’erano una volta due fratellini: Sara e Sebastiano . Vivevano insieme ai loro genitori in una villa su una collina nella città di Polentopoli.
Un giorno Sara e Sebastiano chiesero alla mamma di poter andare a giocare nel parco vicino alla villa. La mamma disse di sì ,ma raccomando’ loro di non avvicinarsi al castello dei fantasmi.Mentre Sara e Sebastiano giocavano, Sebastiano lanciò troppo forte la palla a Sara che non riuscì a prenderla, così la palla finì vicino al castello dei fantasmi. I due fratelli si disperarono e decisero di andare a recuperarla.Sara e Sebastiano erano proprio vicini alla palla quando udirono un fruscio e si sentirono avvolti in un mantello bianco.I due bambini cercarono di scappare ma si ritrovarono in una torre del castello.
Loro cercarono di fuggire ma, sfortunatamente, non ci riuscirono perché la torre era sorvegliata dagli spettri. I due fratelli allora si misero a piangere disperatamente, il loro fedele cane sentì quelle grida e decise di andare in cerca di qualcuno che lo aiutasse nell’impresa.
Vide un cacciatore e l’ animale gli chiese di aiutarlo così esso, con un tono sicuro, rispose che l’avrebbe aiutato volentieri. ll cacciatore spiegò al cane che per salvare i bambini doveva preparare una pozione magica e, per fare questo miscuglio, occorrevano dieci bacche di un albero magico, una pianta d’ortica e l’acqua del fiume incantato. Il cane disse che sarebbe andato lui a cercare quegli ingredienti; allora il cacciatore gli diede un paio di guanti, una borraccia ed un giubbotto perché gli sarebbero potuti servire.
Il cane si mise subito in cerca delle bacche e corse dall’altra parte del bosco dove c’era quell’albero magico ma, purtroppo, si accorse che c’era un incendio. Il cane allora indossò il giubbotto e senza alcun timore si buttò tra le fiamme per prendere le bacche e subito le portò al cacciatore.
Poi si mise in cerca della pianta d’ortica e quando finalmente la trovò, vide che era enorme. Allora, per non pungersi, infilò i guanti e ne prese un bel ramo che poi consegnò al cacciatore.
Infine il cane andò lungo le rive del fiume incantato dove c’era una forte corrente d’acqua; pensò di legare la borraccia ad una corda e di lanciarla come un lazzo tra le onde.
Riempita la borraccia la portò al cacciatore che ne fece subito una pozione magica che trasformò il cane in un enorme pipistrello dalle ali gigantesche.
Il cane-pipistrello volò subito in cima alla torre e battendo le ali mise in fuga tutti i cattivi spiriti.
Esso caricò sulle sue grandi ali i due fratellini ed insieme trovarono l’uscita e fuggirono. Appena misero i piedi a terra il pipistrello tornò un cane mentre Sara e Sebastiano presero la loro palla e tornarono a giocare a casa felici e contenti.
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