I nonni ci hanno raccontato alcune leggende che sono state raccontate loro dai loro genitori e dai loro nonni
Nonno Giovanni racconta:
“Quando ero bambino si diceva che c’erano i lupi mannari, uomini che nelle notti di luna piena si trasformavano in lupi che correvano e urlavano lungo i fiumi. Finchè non arrivava l’alba non tornavano umani. Ricordo che c’era un uomo che quando veniva la luna piena avvertiva la moglie di non aprirgli la porta quando sarebbe ritornato a casa. Gli diceva di mettere le mani sotto la porta, se le mani erano pelose non doveva aprire. Finche’ non veniva l’alba non tornava umano, ululava tutta la notte.”
“… in Amandola dove vivevo io c’era una donna, altissima, secca secca e bruttissima che si chiama Brigida. Noi bambini quando la vedevamo la prendavamo in giro e gli facevamo dei dispetti. Lei ci diceva che di notte ci sarebbe venuta a trovare . Infatti i nostri genitori al mattino si trovavano dei morsi sulle braccia e tutti pensavano che fosse stata la strega Brigida a faglierli. I nostri genitori per non farla entrare a casa di notte le mettevano una scopa dietro il buco della serrantura,così la strega prima di entrare doveva contare tutte le stecchette della scopa. Spesso non riusciva ad entrare perchè si faceva giorno e Brigida non era riuscita a contare tutte le stecchette. Quando Brigida morì e tutti questi episodi, scomparvero.
Zarina
Nonna Ada racconta:
” Poco distante da casa mia c’era un signore di nome Enrico, (detto Righetto), che la sera usciva per trasformarsi in lupo mannaro. Un ragazzo raccontò di averlo visto una sera mentre prendeva il fieno per le mucche…. Un’altra leggenda racconta che una signora vicina di casa aveva il marito che era un lupo mannaro. Sulla porta d’ingresso la donna aveva fatto due fori, che le servivano per controllare le mani del marito, quando di notte bussava per rientrare. Se le mani erano pelose la donna non apriva, se le mani erano normali la donna faceva rientrare il marito….Una volta mia mamma tornò a casa a piedi molto tardi. Arrivata a casa, raccontò che, vicino ad un paiaio aveva sentito un ululato molto forte. Spaventata si era messa a correre per paura di incontrare il lupo mannaro…. Ricordo che una notte nonna ho sentito un ululato mentre ero a letto. Ho iniziato a tremare di paura perchè la mia mamma mi disse che era l’ululato di un lupo mannaro…. Il lupo mannaro era sempre alla ricerca di acqua, per questo si dirigeva spesso verso fiumi, fonti e fossati. Mi hanno raccontato che una volta una signora mise un grande secchio di acqua in fondo alle scale per attirare il marito lupo mannaro.Voleva guarirlo perchè la leggenda racconta che, se si riusciva a far sanguinare il lupo mannaro o a bagnarlo con l’acqua benedetta , sarebbe per sempre guarito e tornato normale”.
Sissi
Mia nonna Giuliana racconta:
“C’era una volta a Rapagnano una zona di campagna detta Fontenova dove, si diceva, di notte avvenivano fatti straordinari e molto paurosi. Infatti, secondo i vecchi del tempo, lì si riunivano le streghe e a volte appariva il demonio. Si racconta che un giovane del paese molto incredulo diceva che quelle erano tutte sciocchezze. Accadde che una sera, mentre passava davanti alla fonte, disse di non aver paura e se avesse visto qualcosa lo avrebbe preso a calci. Non riuscì a finire la frase che all’improvviso si sentì colpito da una fortissima sculacciata che lo fece ritrovare davanti casa sua, nei pressi della chiesa di Santa Colomba. Era sconvolto perchè non aveva camminato per niente ,ma era arrivato davanti alla porta di casa. Tutto impaurito raccontò a tutti quello che gli era accaduto”.
Pierfrancesco
Mia nonna Jole racconta:
“Quando ero piccola si diceva che nelle notti di luna piena alcune donne diventavano streghe. Le mamme che avevano un bambino piccolo per paura mettevano i pantaloni del babbo nella culla per proteggerlo dalle streghe. Prima che suonavano le campane dell’Ave Maria dovevano ritirare i panni dei bambini che erano stesi fuori perchè li avrebbero presi le streghe”.
Leonardo
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