Dopo le colonie estive sono stato in vacanza con la mia famiglia nella terra che un tempo fu abitata dagli Etruschi, un popolo che si sviluppò in Italia verso la metà del IX sec. a.C., occupando un territorio che comprendeva la Toscana e parte del Lazio e dell’Umbria. Lo studierò quest’ anno insieme ai miei compagni in storia, ma visitando le necropoli delle città di Tuscania, Tarquinia e Orvieto ho potuto già conoscere molti aspetti della loro civiltà.
Gli Etruschi pensavano che i defunti avrebbero continuato a vivere nell’aldilà, per questo davano molta importanza al culto dei morti, che seppellivano nelle necropoli. Esse erano delle vere e proprie città dei morti, con una strada principale ed altre secondarie. Le tombe importanti erano simili alle case dei vivi. Sulle pareti c’erano affreschi con scene di vita quotidiana, le stanze erano arredate e c’erano molti oggetti ed utensili appartenuti al defunto.
Esistono diversi tipi di tombe, esse variano in base al periodo storico, alla collocazione geografica e alla caratteristica del terreno.
La necropoli di Tuscania
Occupa un’area di circa 4 Km. in cui le tombe sono raggruppate in gruppi ben distinti, ma abbastanza vicini gli uni agli altri. Le tombe sono prevalentemente di tipo rupestre, cioè scavate nella roccia oppure ricavate all’interno di grotte naturali.
L’importanza della necropoli è dovuta alla presenza della Grotta della regina e del suo labirinto. Il suo nome deriva da una leggenda, secondo la quale al momento della scoperta era presente all’interno della grotta un’immagine di una donna con una corona in testa, che si sgretolò all’istante.
grotta della Regina
La Necropoli di Tarquinia
Le tombe di Tarquinia sono sotterranee, con stanze ricavate nella roccia (tombe a tumulo). A differenza di quelle di Tuscania sono dipinte.
La necropoli dei Montarozzi” è la più importante di Tarquinia, ci sono tombe di varie epoche che si estendono nel sottosuolo per 5 Km. e vi si accede tramite una scalinata che porta fino al luogo dove si trovano i sarcofagi (che ora sono al museo). Le stanze funerarie sono come quelle delle case, con pareti e soffitto dipinti da pitture in cui troviamo una varietà di temi legati alla vita quotidiana: banchetti, danzatori e musici, giochi di atletica o gladiatori, cortei funebri.
A Tarquinia si possono vedere anche le urne di pietra, dalla caratteristica forma a fungo. Gli etruschi prima di deporre i morti nei sarcofagi, li bruciavano e ne raccoglievano le ceneri nelle urne.
A Tarquinia c’è anche il Museo Nazionale, dove ci sono molti reperti etruschi, come sarcofagi, statue, affreschi, vasi, gioielli,ecc
sarcofago del Magnate”
statua etrusca
La Necropoli di Orvieto
Le tombe sono del tipo a camera e sono allineate lungo dei percorsi. Sono piccole e monofamiliare, con una sola stanza. Sono costruite con enormi blocchi di tufo e chiuse con una sottospecie di porta-tappo in terra pressata e compatta. Sopra la porta d’accesso si trova un’icrizione con il nome del sepolto o della famiglia; assomigliano un pò alle nostre tombe di famiglia.
Ciao a tutti !!! Roberto
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